sexta-feira, 25 de novembro de 2011

Roma, preso un narcotrafficante La droga sarebbe andata alla Spezia

www.ilsecoloxix.i
24 novembre 2011

Roma - Individuato e bloccato nei giorni scorsi a Minsk, in Bielorussia, dove si trovava per lavoro, è stato arrestato questa mattina a Fiumicino dai carabinieri del Ros l’imprenditore 44enne Enrico Gazzo (di Marina di Carrara), che sarebbe coinvolto in un colossale traffico internazionale di oltre una tonnellata di cocaina (valutata circa 350 milioni di ero), sequestrata nel 2008 in Perù.

Gazzo, originario di Milano, era il titolare della Vitrotecnica Engenering, attiva nel settore della lavorazione del vetro e, secondo gli investigatori, destinataria del carico di droga: per eludere i controlli, lo stupefacente era stato mescolato alla bentonite sodica (un’argilla usata per l’impermeabilizzazione di scavi e gallerie) e nascosto in 219 sacchi. Il “carico” era pronto per essere inviato in Italia (al porto di Livorno) quando la polizia peruviana, in collaborazione con gli investigatori italiani, lo ha individuato e sequestrato.

Nei confronti di Gazzo le autorità peruviane hanno spiccato un ordine di cattura, ma anche il tribunale di Livorno aveva emesso nei suoi confronti un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per narcotraffico internazionale. Tutto ciò, dopo che i carabinieri del Ros erano riusciti ad individuare i destinatari del carico in Italia: un «sodalizio criminale» radicato nelle province della Spezia e di Massa Carrara.

Ma il ruolo della provincia ligure pare ancora più importante, visto che, secondo gli investigatori, nel gruppo un ruolo di primo piano sarebbe stato rivestito dal 50enne Antonio Dal Cielo, residente a Sarzana, che, grazie alla sua esperienza di vita in Sudamerica avrebbe gestito i rapporti con i trafficanti colombiani, mettendo a punto in Italia le operazioni logistiche necessarie per ricevere lo stupefacente. Dal Cielo, insieme con un’altra persona, era già stato arrestato il 30 marzo 2010 per cessioni di cocaina proveniente proprio dal Sudamerica, attraverso la Spagna.

Da questa inchiesta sul narcotraffico con il Perù sono partite le indagini sul video che ritrarrebbe l’ex presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, con un transessuale: l’inchiesta della Dda di Firenze e dei carabinieri del Ros di Livorno aveva consentito di risalire, attraverso le intercettazioni telefoniche e ambientali nei confronti di Dal Cielo, ad alcuni militari dell’Arma in servizio a Roma che erano in possesso di un «video compromettente».

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